L’Unione Europea sta aiutando la popolazione ucraina in quattro settori:
- Aiuto umanitario diretto
L’UE ha adottato misure senza precedenti. 500 milioni di euro dal bilancio dell’UE sono diretti ad affrontare le tragiche conseguenze umanitarie della guerra, sia all’interno che all’esterno dell’Ucraina. Di questi, 90 milioni di euro sono già in disponibili per fornire cibo, acqua, assistenza sanitaria e riparo, e per aiutare a coprire le esigenze di base dei più vulnerabili: 85 milioni di euro per l’Ucraina e 5 milioni di euro per la Moldavia.
2. Assistenza di emergenza della protezione civile
Il meccanismo di protezione civile dell’UE fornirà: milioni di articoli tra cui veicoli, kit medici, tende, coperte e sacchi a pelo che hanno già raggiunto i bisognosi in Ucraina, mentre ulteriore assistenza è stata fornita alle vicine Moldova, Polonia e Slovacchia per sostenere tutti coloro che fuggono dalla guerra. Un’ulteriore assistenza è dispiegata in Ucraina attraverso le scorte mediche di rescEU con sede in Germania, Ungheria e Paesi Bassi. Il supporto di rescEU comprende ventilatori, pompe per infusione, monitor per pazienti, maschere e camici, dispositivi a ultrasuoni e concentratori di ossigeno.
3. Sostegno al confine
Le Agenzie dell’UE stanno fornendo personale per sostenere gli Stati membri, ad esempio 49 persone di Frontex dispiegate alle frontiere UE-Ucraina e Moldova-Ucraina, e ulteriori 162 persone in Romania. La Moldavia riceverà 15 milioni di euro necessari per gestire la situazione.
4. Status giuridico per coloro che fuggono dalla guerra
Per quanto riguarda il sostegno agli stessi rifugiati ucraini, l’UE non ha mai agito così velocemente in tutta la sua storia: in tempo record, ha accettato di attivare la direttiva sulla Protezione Temporanea. La direttiva porta chiarezza e sicurezza alle persone in difficoltà, offrendo ai rifugiati ucraini il diritto al sostegno sociale e l’accesso al mercato del lavoro e all’istruzione.
Ulteriori Azioni prese dall’Unione
Altre due azioni sull’aiuto ai rifugiati ucraini: la Commissione propone di prolungare il periodo di attuazione dei fondi a disposizione degli Stati membri nell’ambito dei fondi per gli affari interni 2014-2020, il che libererebbe circa 420 milioni di euro di sostegno supplementare. Inoltre pubblicherà sul sito web Europa informazioni per aiutare i cittadini e il settore privato a garantire che il loro sostegno a coloro che fuggono dalla guerra possa arrivare attraverso organizzazioni fidate e corrispondere alle esigenze.
La Commissione sta mobilitando le politiche regionali e di coesione nell’ambito della proposta legislativa “Azione di coesione per i rifugiati in Europa” (CARE). Questo porterà una flessibilità aggiuntiva per finanziare una vasta gamma di misure a sostegno delle persone in fuga dall’Ucraina, dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo sociale europeo (FSE) e dal Fondo per gli aiuti europei agli indigenti (FEAD).
Questi fondi di coesione possono essere spesi per investimenti in istruzione, occupazione, alloggi, servizi sanitari e di assistenza all’infanzia, e nel caso del FEAD, per l’assistenza materiale di base come cibo e vestiti. Per sostenere ulteriormente gli Stati membri, l’eccezionale tasso di cofinanziamento del 100% applicato in risposta alla pandemia sarà esteso di un anno.
Inoltre, circa 10 miliardi di euro dai fondi 2022 per l’assistenza alla ripresa per la coesione e i territori dell’Europa (“REACT-EU”) sono prontamente disponibili e possono essere utilizzati anche per finanziare azioni a sostegno di chi fugge dall’Ucraina.